Una Staffetta Per l’Europa – Benevento, 11/05/2018
L’11 Maggio abbiamo partecipato all’iniziativa della Regione Campania “Una staffetta per l’Europa”, realizzata in occasione della Settimana dell’Europa, l’evento si è tenuto a Benevento presso il complesso di San Vittorino e ci ha visti impegnati con alcune attività, in particolare:
- Il laboratorio creativo: “La biblioteca dei perfetti sconosciuti”, tenuto da Mattia Campo Dell’Orto, durante il quale i partecipanti hanno contribuito alla creazione di alcune pagine di un libro d’artista che verrà realizzato da Mattia. Durante il laboratorio i partecipanti sono stati divisi in 4 gruppi di lavoro e hanno selezionato ritagli di parole e di immagini e, a turno, hanno lavorato sul materiale selezionato e riordinato dagli altri gruppi, componendo al termine delle attività una pagina che comporrà il libro finale, in questo modo ogni pagina è frutto del lavoro e della rielaborazione di materiali selezionati dagli altri gruppi, creando in tal modo una sorta di opera collettiva. L’evento è stato inoltre occasione per esibire la mostra fotografica curata da Mattia intitolata “A volte non ritornano” che racconta il tema del viaggio e di tutto quello che lasciamo in tutti i posti che abbiamo visitato e in cui abbiamo avuto delle esperienze.
- Il dialogo aperto tra Gianluca Daluiso e i giovani partecipanti al workshop, che ha visto la partecipazione della blogger Valeria Angione, in cui si è discussa l’idea contenuta nel libro di Gianluca “Cambiare il paese per non dover cambiare paese”, ovvero la necessità di un approccio più costruttivo e creativo da parte dei giovani per poter riformare profondamente l’Italia con un movimento basato su nuove idee, sul coraggio e la tenacia per portarle avanti e sulla caparbietà necessaria a trasformarle in una realtà concreta capace di invertire le tendenze negative che affliggono i giovani talenti italiani.
- Il concerto tenutosi nel pomeriggio da parte dell’Orchesta Elettroacustica Officina Arti Sonore, un complesso di circa 30 musicisti che basa le sue performance su due fondamentali propositi: stimolare la creatività musicale estemporanea collettiva e incentivare, nella figura del direttore d’orchestra, l’arte della “maieutica”. Il primo dei due propositi è ottenuto attraverso la pratica improvvisativa e la formazione di un’orchestra, che includa ogni tipo di strumento (classico, etnico, elettronico, autocostruito) e qualsiasi capacità musicale raggiunta da ogni singolo strumentista (esperto, studente, inesperto). Questo è possibile grazie alla stretta relazione che si ha con il secondo proposito, che invita il direttore d’orchestra non tanto a dirigere o a condurre i musicisti verso una propria idea musicale (del conduttore), ma a mettere in luce, a dissotterrare (come fa un archeologo) le forme e i contenuti che i musicisti stessi di volta in volta creano, inventano, scoprono, propongono.
Un ringraziamento va a tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione di queste attività e che ne hanno seguito la lunga e complessa organizzazione.